88-22

Design Elena Amati / Giorgio Pescatori

Unica nel suo genere, ma adattabile e personalizzabile in base alle diverse esigenze del cliente, la cucina 88-22 si pone come un punto di partenza per un nuovo concetto di cucina: non semplici elementi componibili, ma materiali, dettagli e accessori pensati per dare vita al mobile e per creare uno spazio sempre mutevole
L’interesse nello sviluppare idee e progetti tailor-made e la consapevolezza accumulata negli anni, comuni ad Angelo Viganò e allo studio associato Amati&Pescatori, hanno reso possibile una lunga collaborazione tra queste due realtà, culminata con la realizzazione della cucina 88-22. Era l’anno 1988 quando il progetto è stato pensato per la prima volta e, alcuni spunti relativi ad esso, erano già presenti nella loro tesi: l’idea originaria era quella di superare i normali sistemi di produzione e di composizione degli elementi caratterizzanti l’ambiente cucina. Il primo risultato fu un monoblocco- denominato “elettrodomestico per piccoli nuclei abitativi”- interamente in materiale plastico e caratterizzato da tecnologie ai tempi innovative, ma ancora non facilmente applicabili come, ad esempio, la cottura a induzione su un piano continuo di ceramica. Del progetto fu realizzato un prototipo non funzionante da Zanussi, esposto successivamente alla Triennale di Milano.
Ad anni di distanza, l’obiettivo era sempre quello di potere realizzare un elemento di arredo che potesse quanto più possibile allontanarsi dalla consuetudine di un mero assemblaggio di elementi componibili, evitando così di sottostare alle regole dimensionali spesso dettate dagli elettrodomestici: un mobile dove potessero essere presenti, in modo compatto e volutamente nascosto, i principali elettrodomestici necessari alle funzioni di preparazione e cottura in modo da potere creare una non-cucina, utilizzabile come elemento di arredo. Ripensando il progetto, Amati&Pescatori hanno deciso di affiancarsi all’esperienza di Angelo Viganò. Il progetto 88-22 è stato realizzato con il sostegno dello staff dell’azienda medese, che ha collaborato con i due architetti nella scelta dei materiali più adatti al concept della cucina e nella gestione di diversi dettagli relativi ad essa. Passione, impegno e duro lavoro di due realtà differenti, unite per dare alla luce questo progetto innovativo.
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